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Ecologia: due libri, una campagna, una canzone

In questi giorni un ulteriore alluvione ha colpito il nostro paese: alla conta dei morti e dei danni si accompagnano le riflessioni sulla fragilità del territorio italiano e sulla insufficienza, per non dire assenza, dell'azione politica rispetto agli interventi necessari a mitigare le conseguenze del cambiamento climatico in atto. In questo contesto mi trovo a scrivere un breve post che tratta di due recenti libri che ho trovato illuminanti sul tema dell'ecologia e di un'importante campagna per la tutela dell'appennino. Si conclude con una canzone e riflessione annessa.


Questa la struttura:

a) Libro 1: La Maledizione della Noce Moscata - Amitav Ghosh -

b) Libro 2: L'intellegenza del Suolo - Paolo Pileri -

c) Una campagna: 10.00 Euro per il Corno alle Scale

d) Una Canzone: Borgo Panigale



a) Libro 1: "La maledizione della Noce Moscata" di Amitav Ghosh (Neri Pozza 2022).

Lo scrittore indiano si è già occupato del tema del cambiamento climatico ne "La Grande Cecità", bellissimo libro sulle difficoltà della letteratura ad affrontarne il tema della crisi ecologica. In questo ultimo saggio fa un ulteriore salto di qualità riuscendo ad esprimere con la sua scrittura chiara concetti complessi: il più importante è inquadrare la crisi ecologica nella parabola del colonialismo e nella pervasività della sua logica all'interno della società contemporanea. E' un tema che non mi era nuovo: l'ho trovato trattato in altri testi, per esempio in modo sorprendente nel volume di Shoshana Zuboff sul capitalismo delle piattaforme (si veda Il Capitalismo di Sorveglianza, capitolo 6) . Tuttavia mai come nel libro di Ghosh lo sterminio dei popoli indigeni e la trasformazione fisica del continente americano mi sono sembrati una proiezione così chiara di aspetti strutturali della cultura europea moderna. Cultura in cui non solo l'ambiente è una risorsa da sfruttare, ma anche da rimodellare in modo drastico; una cultura con una pretesa di superiorità che si traduce in progetti di sterminio. La scrittura apparentemete semplice di Ghosh sa raccontare questo delirio cieco di potere e morte, in cui siamo immersi. Una buona recensione del libro, che sottolinea altri interessanti aspetti, può essere letta qui.


b) Libro 2: Paolo Pileri: L'intelligenza del Suolo (Altraeconomia 2023)

Questo sintetico volume di Pileri - professore di urbanistica al Politecnico di Milano - è un'ulteriore denuncia della mentalità coloniale di cui parla Ghosh: quella che si traduce in un criterio di gestione dell'ambiente come mera risorsa da sfruttare a breve termine. Il che però - spiega bene Pileri - è una negazione della realtà: l'ambiente è anzitutto il luogo in cui viviamo e che ci fornisce una serie di risorse la cui rigenerazione richiede - in alcuni casi - tempi lunghi. Per cui se lo sfruttiamo senza criterio non solo rendiamo brutta, malsana e pericolosa la nostra casa, ma rischiamo di non avere più risorse cui attingere. Il contributo fondamentale di questo libro è raccontare che cosa sia il suolo - ovvero un ecosistema estremamente ricco e delicato -, spiega l'insieme di servizi e di risorse che produce, ed offre i criteri più aggiornati con cui inquadrarne l'uso in ambito urbanistico.

Un altro aspetto che questo libro di Pileri condivide con il saggio di Ghosh è segnalare l'insufficienza di un approccio utilitarista - anche se mitigato dalla logica del lungo termine - per sostenere la difesa dell'ambiente. Per contrapporsi ad una logica di sfruttamento e colonizzazione delle risorse serve una prospettiva estetico culturale - suggerisce Pileri - o religiosa e specificamente animista - direbbe Ghosh - che riconosca il valore - la sacralità - di ciò che è non umano, e ne racconti le storie.

Sono facilmente reperibili su youtube varie presentazioni di questo volume: basta scrivere "Paolo Pileri suolo".


c) Una campagna - 10.000 Euro per il Corno alle Scale -

La difesa del territorio comporta spesso contrapporsi ai progetti devastanti che le amministrazioni locali e nazionali perseguono.

Nel nostro territorio il comitato "Un Altro Appennino è Possibile" si è mosso contro la realizzazione di una nuova funivia al Corno alle Scale. I 10 buoni motivi per essere contrari al progetto li trovate qui, come trovate sempre in quella pagina la possibilità di contribuire al ricorso al Consiglio di Stato che l'associazione sta intentando per bloccare il progetto. Hanno parlato bene di questa iniziativa gli scrittori del gruppo Wu Ming ad esempio in questo post.


Aggiornamento 28/11/23: La Campagna si è conclusa alcune settimana fa, ma la vertenza resta attiva.


4) Una canzone - Borgo Panigale -

Nonostante il mio interesse per ecologia, non sono riuscito finora a parlarne esplicitamente in quello che scrivo: forse per adesso va bene così ed è meglio lo sforzo che sto facendo di affrontere il tema nei vari articoli che trovate in questo blog (basta selezionare ecologia nelle categorie in alto nella pagina, alcuni trattano specificamente il tema musica ed ecologia). Questi contributi, come quello di oggi, sono una cosa che serve a me, un modo per fissare nella mente letture che ritengo importanti. Tuttavia l'invito di Ghosh a raccontare - e cantare - le storie della natura, così centrale nel suo testo, va preso seriamente e tornerò a parlarne.

La canzone tra le mie, che ritengo più direttamente collegata al tema ecologico è Borgo Panigale, dal disco "E La Nave Va": il pezzo parla del reagire con un mantra alla distopica - ma concretissima - trasformazione del nostro abitare lo spazio/tempo in un infinito stare da soli, chiusi in macchina, in un ingorgo. Non è fantascienza: la visione di sviluppo che ha in cantiere ad esempio la regione Emilia Romagna è legata all'espansione della logistica ed all'enorme reticolo di strade (si dica colata di cemento) che l'accompagna. Un esempio il progetto del Passante di Bologna (chi non sa cos'è guardi qui) contro cui sempre in questi giorni alcuni attivisti si sono letteralmente incollati all'asfalto: mentre le maggiori città europee si muovono verso lo sviluppo dei trasporti pubblici e delle ciclabili, Bologna si dirige verso un'espansione scriteriata del trasporto privato, con danni irreparabili al territorio ed una prospettiva di peggioramento della salute dei cittadini.

Buon Ascolto.








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