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Ecoacustica: ascoltare il Paesaggio, in streaming!



In uno dei primi post di questo blog ho trattato del tema del paesaggio sonoro citando il contributo di Bernie Krause: il suo lavoro situa la pratica (musicale) del field recording come base per una riflessione sull'evoluzione degli ecosistemi.

L'occasione per riprendere questo argomento me la offre - nuovamente - un contributo della rivista Nuova Ecologia: in questo articolo in cui si tratta del tema della Ecoascustica raccontando due progetti recentemente avviati in Italia.


L’ecoacustica è una disciplina scientifica emergente che permette appunto di comprendere e monitorare gli ecosistemi attraverso le loro “impronte sonore”. Come riporta il sito dell'Università di Padova : " La connessione fra bioacustica (lo studio del comportamento acustico animale) ed ecologia ha portato allo sviluppo di una nuova disciplina, l’ecoacustica, per lo studio delle interazioni acustiche fra le specie animali e l’ambiente, includendo anche lo studio dell’impatto del rumore sugli animali, sia in aria che in acqua, considerando sia il disturbo fisico che il mascheramento dei segnali sonori di comunicazione e di percezione dell’ambiente. L’ecoacustica si presta anche al monitoraggio acustico ambientale a lungo termine per caratterizzare il paesaggio sonoro degli ambienti naturali e valutare i cambiamenti indotti dagli impatti antropici sia locali che globali, includendo il cambiamento climatico".


Nel contributo della Nuova Ecologia vengono presentati due progetti: uno è Guardiani della Natura (qui una presentazione del progetto) in collaborazione tra il WWF, Huawei e l'Università di Padova, l'altro - su cui voglio soffermarmi- è Eco-soundscape. Osservatorio della biodiversità acustica. Questo progetto prevede l’istallazione di quattro stazioni di rilevamento acustico nel territorio del comune di Fivizzano, in Lunigiana (Ms). Ne sono attive già tre nel momento in cui scrivo questo post. Grazie a quattro registratori appositamente concepiti, e alla realizzazione di un sito web dedicato, è possibile ascoltare in tempo reale i paesaggi sonori dei siti scelti. Il punto di partenza concettuale del progetto è che "l'ascolto dei suoni della natura contribusce ad avvicinare l'uomo ai processi ambientali".


Ecco le tre pagine: cliccando su ciascuna si trova una descrizione del territorio e della fauna presente, è possibile avviare lo streaming ed ascoltare ciò che succede in quel momento - prevalentemente canti di uccelli, rumore dell'aria, ma anche le attività umane (taglio dell'erba o di piante, eccetera).





Per concludere è possibile citare un progetto che condivide alcuni aspetti con quello di Fivizzano: Locus Sonus, realizzato da un gruppo di ricerca interno alla Scuola Superiore d'Arte di Aix-en-Provence per finalità di tipo artistico, offre alcuni streaming di ambienti sonori in varie parti del mondo.

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